Nel corso della riunione del 29 luglio 2013, il Consiglio Federale ha approvato la costituzione della Rete dei Referenti Certificazioni volontarie EMAS, Ecolabel UE e GPP, operativa nel PT 2014-2016, con il compito di definire la priorità delle attività e, se del caso, di proporre l’istituzione di gruppi di lavoro specifici.
A seguito di ciò, nell’ambito delle attività previste dal Programma Triennale 2014 – 2016 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, è stato istituito nell’Area 7- “Attività integrate di tipo tecnico” un gruppo di lavoro in materia di EMAS, Ecolabel e GPP le cui attività si articolano su diverse linee.
Una di queste linee riguarda lo studio di modalità efficaci per la promozione e diffusione dell’Ecolabel UE.
La promozione del Marchio è citata esplicitamente nell’Articolo 12 del Regolamento Ecolabel 66/2010. Di fatto, purtroppo, non è chiaro chi debba farsi carico di tale attività; l’articolo parla infatti di Stati Membri che, di concerto con la Commissione Europea, stabiliscono un piano di azione a riguardo, ma le responsabilità non sono assegnate in maniera chiara e netta. Inoltre, la Commissione ha più volte sottolineato che la riduzione e/o l’assenza di fondi specifici assegnati alla promozione rende tale attività ancora più complicata da gestire. Di fatto, quindi, al momento la promozione viene svolta autonomamente dai diversi Organismi Competenti nazionali a seconda delle disponibilità locali e dalle eventuali realtà territoriali presenti. Anche un recente studio commissionato dalla CE alla IEFE Bocconi in merito all’applicazione del Regolamento 66/2010, evidenzia come una non adeguata attività di promozione del Marchio rappresenti una delle principali barriere da affrontare per una chiara ed efficace affermazione dello schema.
In questo contesto si inserisce la decisione di attivare una linea di attività che trovi come promuovere il punto di incontro tra sviluppo sostenibile e mercato sostenibile. Possiamo definire sostenibile un mercato in cui gli utenti/consumatori effettuano le loro scelte anche in base a criteri ambientali. A tal fine è essenziale che il concetto di valore aggiunto della qualità ambientale “dalla culla alla tomba”, che può essere garantita da un prodotto o servizio a marchio Ecolabel, sia portato a conoscenza degli utenti/consumatori. E’ anche essenziale che gli utenti/consumatori siano resi edotti sulla credibilità di un marchio garantito da un Regolamento europeo, come è l’Ecolabel UE, a fronte del fiorire continuo di una molteplicità di “riconoscimenti vari” che in realtà non hanno la credibilità di un marchio europeo e che rischiano di “inquinare” il mercato.
L'Ecolabel UE (Regolamento CE n. 66/2010) è il marchio dell'Unione europea di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale, che possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, grazie ai propri elevati standard prestazionali.
Il marchio Ecolabel UE, il cui logo è rappresentato da un fiore, è uno strumento volontario, selettivo e con diffusione a livello europeo. Esso attesta che il prodotto o il servizio ha un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita. L’etichetta ecologica è un attestato di eccellenza, pertanto, viene concessa solo a quei prodotti che dimostrano di rispettare dei criteri di eccellenza ambientale ben precisi e definiti.
I criteri ecologici e prestazionali sono stabiliti dal CUEME (Comitato Europeo per Marchio Ecolabel) cui fanno capo, oltre alla Commissione Europea, rappresentanti degli Organismi Competenti di tutti gli Stati Membri dell’UE, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, rappresentanti delle associazioni di categoria e del mondo dell’industria. I criteri vengono revisionati e resi più restrittivi, quando se ne verifichi la necessità, in modo da premiare sempre l'eccellenza e favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti. La valenza ambientale del marchio, di effettivo valore assoluto, acquista ovviamente tanta più importanza quanto maggiore è la diffusione dei prodotti Ecolabel nel mercato. Grazie all’acquisto di prodotti a ridotto impatto ambientale, infatti, il consumatore stesso ha l’opportunità di contribuire direttamente alla riduzione degli impatti ambientali negativi dei prodotti industriali.
Occorre dunque elaborare e pianificare una serie di strategie ed iniziative volte ad aumentare sia la consapevolezza del consumatore, soprattutto dell’esistenza di un tale strumento, sia ovviamente dei produttori in modo da aumentare sempre di più il ventaglio di prodotti disponibili alla vendita.
Infine, ma di certo non ultima, l’importanza di una capillare sensibilizzazione dei negozianti, con particolare riguardo alle grandi catene di distribuzione, perché rendano disponibili i prodotti nei propri negozi.
Il presente documento effettua una rassegna di iniziative, condotte a livello comunitario e nazionale, e contiene proposte per attuare azioni mirate che tengano conto delle specificità dei mercati a livello locale per incrementare la conoscenza del marchio Ecolabel UE (ad es. azioni di promozione e diffusione presso soggetti pubblici e privati a livello regionale, informazione nelle scuole o in occasione di eventi, di concerto con le aziende produttrici) con riferimento ai soli prodotti certificabili.