Questo volume contiene i principali risultati delle valutazioni del rischio da esposizione a campi elettromagnetici (CEM), condotte presso le strutture sanitarie della Regione Toscana nell’ambito del Piano Mirato Triennale per la formazione del personale dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle 16 Aziende Sanitarie Toscane e la formulazione di specifici criteri di valutazione del rischio.
Il coordinamento del Piano è stato affidato al Laboratorio di Sanità Pubblica – Agenti Fisici della AUSL 7 di Siena, che ne ha curato anche l’esecuzione in collaborazione con esperti dell’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e col supporto logistico della G.E.C.O. Eventi snc di Pisa.
Nell'ambito del Piano è stato effettuato innanzitutto un censimento delle apparecchiature e degli impianti di potenziale interesse dal punto di vista delle emissioni di CEM, presenti presso le sedici strutture sanitarie pubbliche attive sul territorio regionale. E’ stato quindi individuato un parco macchine rappresentativo delle sorgenti più rilevanti e maggiormente diffuse nelle aziende sanitarie ed ospedaliere toscane; queste macchine sono state oggetto di valutazioni specifiche presso cinque tra le strutture coinvolte, individuate con il criterio di ottimizzare la logistica delle misurazioni.
A seguito dell’analisi dei risultati condotta in sede di corso, è stato individuato e condiviso con i partecipanti un percorso articolato di valutazione del rischio da esposizione a CEM, orientato alla riduzione del rischio stesso per gli operatori e i fruitori delle strutture sanitarie. Questo percorso include tutte le fasi della gestione delle apparecchiature: scelta, acquisto, accettazione, installazione, impiego clinico e manutenzione. L’applicazione di un approccio di questo tipo nell’ambito delle strutture sanitarie consente sia di rispettare gli adempimenti prescritti dal D.Lgs. 81/2008 in materia di tutela dei lavoratori, sia di ottimizzare l’impiego delle apparecchiature nei rispettivi ambiti specifici, nella prospettiva della riduzione del “rischio CEM” per tutti i soggetti fruitori delle prestazioni sanitarie con esse erogate.