La Guida alle attività di controllo nei sistemi di fitodepurazione, rappresenta il prodotto finale delle attività del Gruppo di Lavoro interagenziale Fitodepurazione , al quale hanno partecipato, oltre all’ISPRA, le Agenzie regionali della Toscana, dell’Emilia Romagna, della Puglia e del Lazio.
Il volume, che si aggiunge alla Guida Tecnica per la progettazione e gestione dei sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue urbane, approfondisce la tematica dei controlli nei sistemi di fitodepurazione che trattano reflui urbani e domestici, provenienti da insediamenti inferiori a 2.000 Abitanti Equivalenti (A.E.), per i quali spesso non risulta economicamente conveniente effettuare il collettamento dei reflui ed il loro recapito in depuratori convenzionali di taglia maggiore.
La normativa nazionale di riferimento (D.Lgs. n.152/2006, recante Norme in materia ambientale) non prevede espressamente il rispetto di norme di emissione per insediamenti inferiori a 2.000 A.E., ma demanda alle Regioni il compito di stabilire o meno limiti tabellari allo scarico o di ricorrere alla definizione di soglie di abbattimento per classi di potenzialità o ancora di definire limiti solo per alcuni parametri, escludendo nella maggior parte dei casi l’azoto e il fosforo.
La normativa, pertanto, lascia ampio margine di discrezionalità alle Regioni tanto da consentire soluzioni non univoche per quanto riguarda la definizione di eventuali valori limite di emissione e non prevede la pianificazione di attività ispettive di controllo periodiche.