Le malattie cronico-degenerative sono tra le principali cause di morbosità e mortalità in tutto il mondo. Alla base dell’aumento della loro prevalenza non c’è solo l’invecchiamento progressivo della popolazione – negli ultimi anni si registra un incremento delle patologie croniche anche nei giovani e nei bambini – ma entrano in gioco fattori di rischio modificabili, legati a stili di vita, a determinanti ambientali e a disuguaglianze socioeconomiche.
Tra le malattie croniche, le malattie respiratorie, l’asma e le allergie rappresentano una vasta gamma di gravi condizioni patologiche, per le quali si prevede un trend in crescita per i prossimi anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’aumento della frequenza di tali patologie è correlabile a cambiamenti degli stili di vita, a fenomeni di urbanizzazione e alla crescente tendenza delle popolazioni occidentali a vivere gran parte del tempo in ambienti chiusi (indoor), scarsamente ventilati, con microclima caldo-umido e presenza di elevati livelli di inquinanti chimici e di allergeni.
Recentemente l’Unione Europea ha intensificato i suoi sforzi nella lotta alle malattie croniche nell’infanzia e nell’adolescenza ed ha promosso importanti iniziative, volte a sensibilizzare le istituzioni sanitarie affinché adottino nei loro programmi un approccio preventivo intersettoriale della “salute in tutte le politiche”, fondato sulla creazione di sinergie tra politiche della salute, dell’istruzione, dell’ambiente, del lavoro e della ricerca.