Il presente manuale compendia in forma ridotta e semplificata le problematiche riguardanti l’installazione di un “cantiere stradale” e le possibili soluzioni per la tutela di chi vi lavora e delle persone estranee al cantiere stesso.
Il “cantiere stradale” è un ambiente di lavoro complesso, che deve contemperare due aspetti importantissimi: da un lato la sicurezza dei lavoratori e dall’altro la sicurezza degli utenti della strada e di coloro che vengono in qualche modo a contatto con l’area interessata dai lavori. Nonostante la rilevanza di tali interessi primari, si ritiene che l’argomento in questione sia stato per lungo tempo trascurato, anche a causa di un equivoco di fondo riguardante il significato stesso di “cantiere”. Col termine “cantiere stradale” si intende non solo ed esclusivamente una installazione per l’esecuzione di lavori, necessitante del rilascio di una concessione amministrativa da parte dell’ente proprietario o concessionario della strada, ma anche la presenza di una qualsiasi anomalia e di ogni tipo di ostacolo che possono trovarsi sulla sede stradale. Pertanto, è logico comprendere con quale frequenza si possano presentare le situazioni sopracitate, con le conseguenti criticità.
Per i grandi cantieri, duraturi ed organizzati, è prevista la redazione di un piano di sicurezza e di coordinamento e la designazione di un tecnico competente per la gestione della sicurezza in cantiere, invece per i cantieri “medio-piccoli” è prevista esclusivamente la predisposizione di un piano operativo di sicurezza a cura dell’impresa esecutrice, senza eventuali interventi di gestione o verifica da parte di terzi appositamente incaricati. Per questi ultimi, l’installazione e le modalità lavorative sono spesso lasciate all’iniziativa dei lavoratori, con conseguenze che si riflettono sulla sicurezza di tutti.