Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail ha di recente realizzato la collana dei ‘Quaderni Tecnici per i cantieri emporanei o mobili’ con l’intento di contribuire ad accrescere il livello di sicurezza nei cantieri e fornire informative - basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative - per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.
Le reti di sicurezza contribuiscono a ridurre gli effetti di una possibile caduta dall’alto e ben esprimono il concetto di protezione collettiva.
Questi dispositivi sono ancora poco utilizzati nel nostro Paese per diversità culturali rispetto ad altri Paesi europei. L’impresa edile italiana e gli operatori di settore in generale, difatti, nstallano d’abitudine i parapetti provvisori e non vengono indotti a valutare l’impiego delle reti di sicurezza che sono invece più adatte in taluni contesti, quali la bonifica delle coperture in amianto, il rifacimento delle strutture secondarie dei tetti in legno o le pavimentazioni aeree, solo per citarne alcuni.
I vantaggi offerti da questo tipo di protezione collettiva sono facilmente individuabili nella semplicità di posa e nelle ridotte conseguenze che il corpo del lavoratore può subire in caso di caduta.
Non vanno utilizzate nel caso in cui lo spazio vuoto al di sotto di esse sia limitato o quando esiste il rischio di caduta di materiale, come quello incandescente, che ne possa causare il danneggiamento.