Il lavoro marittimo, pur essendo tra i meno studiati, è uno dei settori strategici dell’economia.
Un lavoro specifico e particolare, che non lo rende assimilabile ad altre tipologie di attività a terra. La gente di mare rappresenta una categoria di lavoratori per la quale la nave, oltre a rappresentare luogo di lavoro, può spesso diventare anche ambiente di vita per tempi prolungati, con una conseguente estensione temporale, anche notevole, delle esposizioni lavorative. In particolare, tale categoria di lavoratori è esposta ad elevati rischi di infortuni, con particolare riferimento ad eventi altamente invalidanti o fatali.
Va anche ricordato che gli infortuni rappresentano la prima causa di patologie per le quali si fa ricorso al Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), l’Ente che, attraverso i sistemi di telecomunicazioni, cura ammalati e traumatizzati a bordo di navi in navigazione e che è stato designato dal Governo Italiano, quale Telemedical Maritime Assistance Service (TMAS) nazionale.
La prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro rappresenta una priorità degli interventi normativi e delle attività delle Amministrazioni preposte. Allo scopo di migliorare le conoscenze sugli infortuni a bordo e la loro prevenzione è stato realizzato, grazie alla collaborazione tra la Direzione Generale per il Trasporto marittimo e per vie d'acqua del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il CIRM, questo Manuale di Buone Pratiche in caso di Infortuni a Bordo delle Navi. Esso ha una parte dedicata a consigli sul cosa non fare e cosa fare in caso di infortuni che interessino specifiche parti del corpo.
Il testo ha un taglio eminentemente pratico ed utilizza un linguaggio volutamente semplice per potere essere, ci auguriamo, utilizzato senza problemi dalle diverse figure professionali del bordo.