Mani sicure - Prevenzione infortuni in falegnameria

Protocolli di lavoro sicuro sull'utilizzo delle macchine per la lavorazione del legno.

 

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Descrizione

Per incidere positivamente sul fenomeno infortunistico nel comparto del mobile, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS 21 di Legnago ha raccolto ed analizzato gli infortuni oggetto di inchiesta avvenuti nell’arco di circa venti anni.

L’indagine, basata su 420 casi di infortunio grave (con oltre 40 giorni di prognosi e/o con postumi permanenti), ha evidenziato che, nonostante i cambiamenti tecnologici avvenuti nel tempo anche nelle nostre falegnamerie e l’introduzione di nuove macchine sempre più automatizzate, gli infortuni avvengono ancora prevalentemente alle cinque macchine base per la lavorazione del legno: sega circolare, toupie, pialla a filo, sega a nastro, troncatrici. Si è visto altresì che è possibile individuare una serie di dinamiche infortunistiche tipiche e ripetibili e che gli infortuni possono essere evitati sia con l’adozione di dispositivi di sicurezza e di ausilio alle lavorazioni che di procedure di lavoro sicuro.

L’analisi, che ha considerato anche i dati di letteratura e la normativa tecnica e giuridica, è stata poi sviluppata attraverso il confronto con alcuni docenti del Centro di Formazione Professionale per il Legno (CFP) di Bovolone, molti incontri-focus group con oltre 140 imprenditori del settore tenuti presso il laboratorio di falegnameria dello stesso CFP, ulteriori approfondimenti con taluni di essi presso le loro aziende, anche nel corso della normale attività di vigilanza. Ciò ha permesso di definire misure prioritarie di sicurezza che sono state raccolte in questi “Protocolli di lavoro sicuro”.

Caratteristica dei Protocolli è di essere stati concepiti per sottrazione. Si è volutamente rinunciato a trattare tutti i possibili aspetti di sicurezza concentrandosi su alcune priorità, pochi punti fondamentali, chiari e tecnicamente praticabili, che riguardano:

a) l’acquisto di alcuni dispositivi di sicurezza e di ausilio alle lavorazioni: caratteristica comune di queste macchine, e loro punto di forza, è di poter eseguire svariate lavorazioni, in funzione delle quali le macchine vanno dotate di appositi accessori;

b) il montaggio e la corretta regolazione di tali dispositivi, in parte da regolare “una volta per sempre”, in parte ad ogni singola/diversa lavorazione eseguibile a quella macchina;

c) la costruzione in proprio di alcuni dispositivi;

d) l’adozione di procedure di lavoro sicuro.

 

Informazioni aggiuntive

  • Fonte: USSL 21 Regione Veneto
  • Anno di pubblicazione: 2010

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